C’è un prima e un dopo

C’è un prima e un dopo

C’è un prima e un dopo e nel centro io, insolitamente triste. Un foglio bianco con un disegno astratto che racconta il caos che anima questo istante di vuoto e domande.

Nel mondo, uno sguardo sonnambulo e il diritto di ricevere il premio all’omertà. Tra gli spicchi del vento il respiro di un sogno e la felicità, nel centro un cuore senza direzione che si apre all’infinito e piange di paura. Ho perso il ritmo, ora la danza è caotica, nessun contenimento, nessun supporto, nessuna risposta, nessuna garanzia.

Il canto degli uccelli, gli alberi che muovono le fronde, il cielo a sipario chiuso, troppe le nuvole per sbirciare il sole, il frastuono di una bimba che ascolta la musica. Ho perso il ritmo e sola mi smarrisco per ritrovarmi ancora e ancora differente da ieri. Né più robusta, né fragile, un io senza forma, senza virtù, vesti informali, rammendate negli anni, in mano un libro a pagine bianche pronto per essere scritto, e il rifiuto di farlo.

C’è un prima che rivoglio e un dopo che non so come sarà, e qui la vita che mi racconta senza etichette, come gli abiti nei mercatini delle pulci.  All’asta sarei come un mobile che nessuno batte, e in famiglia una madre esaurita che borbotta senza essere rispettata. C’è un prima che merita gli applausi del popolo e le lusinghe del compagno e un dopo che scrive racconti e parla di emozioni, dove lascio cantare l’anima e volo nel vasto scenario che attimo per attimo si svela agli occhi. E poi c’è un qui che costruisco in assenza di risposte, tra amarezza e gratitudine, desiderio di cedere il posto e sentire di essere al posto giusto, forza che mi anima e stanchezza che mi ruba l’anima.

C’è un qui tutto da vivere e sperimentare, un qui dove la fiducia spegnendo i dubbi creerà miracoli.

 

Ph autore sconosciuto

 

 

fiorinda
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