Vivere senza una mappa
Troppo cielo e sole risplendente a ricordarmi ciò che ho lasciato in quegli abiti di lana punto croce che mi hanno avvolta poco dopo che ho regalato i miei occhi al mondo; e qui poco spazio per far filtrare così tanto amore. Fuggo e poi ritorno con le mie lacrime che disegnano lo sguardo perso nello sconosciuto; cerco un gesto che si accordi ai miei bisogni, lo cerco tenero di più della mia pelle rosso fuoco. Ho voglia di sperimentare la possibilità d’esistere senza aggiustare niente di me, di andare verso strade senza direzione e accorgermi di quanto può essere bello vivere senza una mappa che ti anticipa il punto di arrivo, togliendoti le sfumature del cammino. Ho voglia di regalarmi quel tempo necessario per non sentirmi fuori tempo, restituirmi il permesso di vivere diversamente dai luoghi comuni, infrangere le etichette che ho indossato per sentirmi realmente viva, gregaria dentro un cerchio di anime rispettabili. Ho voglia di perdere il rispetto altrui per riconquistare quello verso me stessa, se necessario mostrarmi antipatica tuttavia vera abbastanza da non tradire ciò che sente il mio cuore. E mentre i giorni scorrono, scorrere con loro, come acqua di sorgente.
Sono stanca di vedermi a strisce bianche e nere, rivoglio la mia pelle millefiori, i suoi colori d’infinite sfumature e tutti quei profumi che parlano per me. Rivoglio amare questo potpourri di petali e oli essenziali e diffondere la sua unicità senza il bisogno di essere la prima tra le stelle. Voglio me, la forza che mi ricorda che ce la posso fare sempre, anche quando immobile lascio i miei passi alla paura, anche quando la rabbia sputa fuoco nella terra dei miei occhi, anche quando la tristezza sparge sale sulla pelle, anche quando il buio tenta di offuscare la sorgente luminosa che mi appartiene. Voglio me, così come sono ora, domani sarò ancora differente ma pur sempre vorrò me. Voglio me dentro quel gesto d’amore che mi fa sentire meno sola, dentro quel respiro che mi restituisce la forza di andare un passo un po’ più in là delle mie visioni, dentro un abbraccio che incontra il mio cuore e in esso trova la voglia di vivere oltre i limitanti presupposti. Voglio me nelle parole che respirano di compassione, dentro i baci che s’incontrano come anime gemelle, negli sguardi complici che mai si dimenticheranno.
E anche ora che mi respingo, che non mi piaccio, che mi sento completo fallimento, anche ora che vorrei correre lontano da questi passi senza senso, che bramo il sonno eterno, che tenera mi ferisce ogni sguardo, voglio me.
Ph autore sconosciuto
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