Mi è caro questo corpo che cauto osserva lo svelarsi, le emozioni che come foglie sparse danzano nel vento, mi è cara la segreta voce dell’anima che nel silenzio suggerisce il cammino. Mi è caro il tempo che fu, la trama di respiri e sguardi, l’orizzonte indefinito dei miei sogni, il profumo della disubbidienza che forte tende le narici. Mi è caro questo fuoco che brucia chi non conosce il rispetto del mio spazio, prorompe là dove il soffio sa di fiele, dove la corruzione sofistica la verità.

Ho abbastanza segni sulla pelle per scegliere di morire e godere del senza tempo, che aggiungere giorni d’apnea, l’ombra non mi tenta, ci sono troppi metalli pesanti e codici a barre per non capire che non ha a cuore il mio bene. Preferisco bruciarmi al sole, senza protezione e dichiararmi fedele alla verità, la stessa che ci unisce come fratelli e sorelle di un solo Universo.

Ph: Autore sconosciuto