Dico basta a chi ha deciso di continuare a vivere nel dormiveglia, preferisco rimanere sola che trasportare zombie che mi succhiano sangue. Basta a chi crede che il mondo sia una processione di anime senza dignità. Basta a tutti quelli che si sfamano di alibi e rimandano a domani l’appuntamento con la felicità. Sono stanca di includere amore per poi disperderlo nel vuoto, stanca di essere poesia in questa terra di drammi.

Anche il cielo è stufo dei nostri guai, scarica bombe d’acqua e trema per scuoterci da sonni millenari. Il canto degli uccelli è troppo tenue per le nostre orecchie piene di cerume e note dissonanti, le rose troppo delicate per mani ruvide, zeppe di rabbia. La morbidezza è morta dentro gesti strepitosi che includono la paura e l’involontaria contrazione che ripudia la fiducia.