Protagonista o comparsa?
Protagonista o comparsa?
Tu cosa scegli di essere dentro questo battito di vita?
Io ho scelto di essere protagonista della mia vita. Ogni decisione passa attraverso di me, ogni scelta si forma dentro al silenzioso canto del mio cuore. Io sono l’autorità della mia vita, ogni azione scaturisce da un grande amore verso me stessa, i miei occhi svegli guardano i segnali e attraverso quelli decido la prossima mossa. Mi fido di me, della vita che vibra tutt’intorno, di madre terra che mi ospita. Mi fido dei miei respiri e di ogni sensazione che arriva. Accolgo ogni cosa che mi espande e mi fermo di fronte a ciò che mi contrae, lì osservo con più attenzione. Agisco con l’intento di mettere un sorriso dentro ogni appuntamento con la vita .
Essere protagonista mi fa sentire libera, al centro del mio potere interiore, esalta la mia creatività, mi permette di vivere i miei sogni. Vivo, imbrattandomi di errori che più di ogni altra cosa mi fanno crescere, mi nutro di successi che rafforzano la mia autostima e celebro ogni successo di chi mi sta vicino. Non c’è un giusto o uno sbagliato, un bello e un brutto, un buono e un cattivo. C’è vita che si autoalimenta attraverso di me.
Tuttavia non è stato sempre così
Molti dei miei anni li ho passati a fare la comparsa, c’era sempre qualcuno che tirava le fila ai miei passi. Dentro ai veli dell’ illusione non stavo poi così male, lasciare ad altri la responsabilità della mia vita era facile. Potevo restare a dormire negli allori e guardare il mondo attraverso gli occhi degli altri. Non c’era la fatica di partorire idee né di fare scelte, non c’era la frustrazione di sentirmi sbagliata né i sensi di colpa per aver commesso errori. Per ogni domanda c’èra un esperto che sapeva come rispondere, io dovevo solo eseguire ciò che mi veniva chiesto. Non dovevo neanche sforzarmi di creare un’opinione. Cadere nel sonno era la mia unica responsabilità. Essere comparsa era come restare a guardare la ribalta senza battute, vivere nella convinzione di poter salire sempre al secondo posto del podio, non avere il diritto di fecondare né partorire la mia unicità.
Si può essere protagonisti o comparse, è una scelta e come ogni scelta ci porta verso dove siamo destinati ad andare. Io ho scelto di essere protagonista della mia vita perché la vita è mia e di nessun altro. Voglio farmi domande e rispondere ascoltando il cuore, la mia intelligenza emotiva. Voglio crescere sbucciandomi le ginocchia senza dimenticare che c’è sempre qualcuno disposto ad aiutarmi a rialzare se troverò l’umiltà di chiedere aiuto. Voglio vivere mettendo alla prova ogni tratto di me, consumando anche le riserve, spingermi un po’ più in là di dove arrivano le mie limitanti convinzioni.
Si può essere protagonisti o comparse, entrambe ci insegnano, entrambe formano il nostro tessuto di vita. Tuttavia facciamo in modo che qualsiasi sia la scelta almeno che sia la scelta nostra.
Foto: Marco Fabbry
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