A volte mi sembra di essere un’extraterrestre, confinata in una gabbia di ciccia molle e con un cuore di stagnola, atterrata in uno spazio caotico che mi spaventa, a tal punto, che mi devo nascondere nei boschi, unico luogo che sento meno incerto. Un’extraterrestre che sogna di tornare a casa per abbracciare la vibrante energia di un suo simile.

Deve esserci stato un errore d’invio, non era qui la destinazione che mi era stata assegnata. In questo mondo saturo di pazzia, non c’è niente che io possa fare, corro solo il rischio di spegnermi come una lanterna senza più olio.

Qui, quelle come me sono cuori troppo fragili, come quei cartoni che contengono vetro, “da maneggiare con cura”.

Quelle come me sono anime senza ragione, con le gambe di budino e le lacrime troppo facili, sono un fenomeno da zittire, troppo ribelli, potrebbero infettare di sogni le anime in bilico tra sonno e risveglio.

Quelle come me, qui, in questa terra arsa di sentimenti, sono fiumi in piena, se lasciati scorrere potrebbero smarginare traboccando nelle arterie di cuori assetati.

Quelle come me sono anime da tenere lontane dai punti nevralgici, basterebbe poco per creare incendiari movimenti di solidale affermazione di se stessi.

Ho i capelli troppo secchi, come il grano pronto per il raccolto e gli occhi svegli, come un cerbiatto in stato di allerta. Anche il mio corpo snello e senza rughe, è un limite, se non hai fatto trattamenti al silicone che ti gonfiano seno e zigomi.

Insomma quelle come me solo nei boschi possono riempire il petto di aria e svuotare emozioni senza timore. Solo lì sentono di potersi esprimere liberamente. Possono urlare danzando come Baul, piangere fino a esaurire ogni lacrima, ridere senza contegno né misura, fare capriole storte e versi sciocchi come bambine senza età. Nei fitti boschi possono amare Dio, senza liturgie, così come si ama la vita, spontaneamente. Lì sentono di essere extraterrestri con un cuore di stagnola pronte a lasciare la gabbia per ritornare a casa.

Ph autore sconosciuto

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fiorinda

Fiorinda Pedone è un’Anima poetica e visionaria, spinta dal desiderio di ricerca interiore si è diplomata come Insegnante di Mindfulness e yoga, è operatrice del progetto GAIA, professionista del metodo The Journey (regressione), formatrice in ambito scolastico, lavorativo e privato, guida nella relazione profonda tra uomo e cavallo, autrice ed esperta in scrittura autobiografica. . Esordisce come autrice nel 2009 con il libro "I fiori di Fiorinda", nel 2014 pubblica "Arteinemozione", nel 2016 pubblica l'opera "La poesia in testa", nel 2020 esce con la sua autobiografia "Due volte vita". A marzo del 2022 pubblica il libro "Nei tuoi occhi l'Invisibile, nel giugno 2023 pubblica con Anima Edizioni il libro "Cambiomente".

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