Resto qui e osservo

Resto qui e osservo

Vedo gente muoversi, tra andata e ritorno, ed io qui, ferma, in questo quadro che mi ritrae sola insieme ai girasoli. Un Sali e scendi di emozioni che si alternano, come le onde che infrangono la riva e poi si ritirano. Un antico bisogno di farmi domande e poi morire dentro l’assenza di risposte. Niente a confermarmi la perfezione di ciò che accade, solo il silenzio che mi richiama a osservare quello spazio profondo di pura espansione dove regna il vuoto.

Nel vuoto accade l’inesprimibile e niente ha forma, il corpo fluttua come energia che si armonizza al cosmo, anche le lacrime stille di luce che bruciano dolore. Nel vuoto un solo respiro Universale che ci unisce come corpo celeste tra le braccia di Dio, noi stessi risplendente cellula del suo spirito. Nel vuoto nessuna ricerca, un cuore senza veli che si apre a variegate sensazioni. Nel vuoto io che mi perdo e mi ritrovo senza nessuno sforzo.

Resto qui e osservo il caotico andirivieni, senza giudizio né preferenze, testimone di ciò che accade fuori di me. Resto qui e vivo ogni passaggio, come un viaggiatore errante che prende dalla terra i suoi frutti. Pellegrina danzante tra le dune di sabbia che volteggia tra le braccia del sole e brucia d’amore. Resto qui e piango perché a tratti mi sembra di impazzire, credere senza avere conferme è come parlare al vento, invisibile creatura che nel suo soffio mi avvolge.

Resto qui e di volta in volta mi stupisco, niente è come prima, è sempre nuovo ciò che appare, io sono diversa, ciò che mi circonda è differente. Osservo e vedo, osservo e vivo, oggi è sempre un’unica opportunità.

 

Ph Jessica Aldeghi

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