ho pianto migliaia di lacrime tutte rivolte al cielo
dal cielo ho ricevuto pioggia e poi arcobaleni
ho sbirciato nei templi dove il figlio di Dio è appeso alla sua croce
sono fuggita e dentro al fango ho visto il loto risorgere

ho amato in molti modi e in molti modi sono stata amata
con il tempo ho imparato ad amare me stessa
da allora non concedo a tutti il mio amore
lo offre il cuore senza che io debba pensare

onesta devo dire che ho anche odiato, tanto da far seccare fiori
quell’odio di rimbalzo ha graffiato il mio cuore
che dolorante si è inchinato al perdono
un gesto, una carezza, un brivido che ti rende libera

in tempi poveri di sole ho visto il mio spirito naufragare tra le nuvole di piombo
accorciare il respiro per scongiurare paure
credere a molecole di sterile felicità
e senza rendermene conto non riconoscere niente più di me

Ho camminato passi e visto molta gente
di variegate sfumature il mio viaggio fino a qua
ora sorrido dei molti incontri come anima viaggiante
e come carne dentro all’illusione piango chi il sogno l’ha lasciato

ho fatto entrare ossigeno e poi lasciato andare
il solo modo per non perdermi dentro deliranti apnee
e far fiorire spazi di empatia simili a primule con la primavera
a fragole di bosco quando il sole scalda

ho amato il molti modi e in molti modi sono stata amata
ora amo me stessa e te dentro il mio amore
piango per far tornare sole e arcobaleni
il resto uno sconosciuto che profuma differenti intensità