IL SENSO DELLA VITA

IL SENSO DELLA VITA

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Ci sono giorni in cui m’interrogo riguardo a questa domanda: qual è il significato della mia vita? La risposta immediata, quella che arriva dalla pancia, è che io esisto e inevitabilmente “sono” per fissare il senso dell’intera Esistenza, la quale non può fare a meno di me come di chiunque altro. Esisto per effondere il mio profumo al pari di un fiore che sbocciando non si ritrae dal donare il suo. Può bastare questa risposta per dare una struttura a quest’ingombro di materia che si muove nello spazio/tempo? Di sicuro è una risposta che non soddisfa la mia mente, che vede nel mio “Essere ed Esserci” una serie di ruoli, forme e pensieri, capaci di definirmi più concretamente. Sono una donna, una madre, una compagna di vita e ancora, il mio lavoro è …, i miei hobby, i miei sogni sono …, nutro la passione per …, ecc. Tutte spiegazioni che apparentemente mi rendono “reale” e comprensibile all’altro e nel tempo dovrebbero dare un significato a ogni mio respiro.
Se da una parte sono un’Anima che ha come unico scopo quello di sperimentarsi come forma in una sorta di gioco evolutivo di tensione e rilassamento, dall’altra è quest’abbraccio di materia, emozioni e mente che mi definisce e produce una serie d’immagini che proiettano il film della mia vita. Passato, presente e futuro s’intrecciano come in una telenovela dove la protagonista, in questo caso io, si muove dentro scene che a volte si ripetono e altre sono nuove. Una trama di sfumature sensoriali, “up and down, yin yang”, che replicandosi formano il senso della mia vita.
A questo punto mi chiedo: può la verità contenere entrambe le risposte ed io a intervalli percepire di Essere entrambe le variazioni di Pura Essenza e Presenza di forma e pensiero?
 
Ph: autore sconosciuto
fiorinda
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