GLI UMIDI RESPIRI DELL’ESTATE
Brillano d’argento i suoi capelli, bello come quando era giovane. Bella anche lei, senza saggezza, come le pallavoliste che ora ballano alla sagra delle ciliege. Si guardano, forse si amavano, oggi uno sbuffo di noia li percorre. Le abitudini devono aver rosicchiato gli ingenui sentimenti, come in una porta vecchia i tarli. Lei grida e danza senza ritmo, lui prende quel minimo di distanza che lo mette al sicuro dai giudizi popolari. Dai suoi occhi passa un ricordo… l’amava, amava…