EVOLUZIONE PAN -DEMONICA

EVOLUZIONE PAN -DEMONICA

Bisogna avere neuroni geneticamente modificati per abbeverare Madre Terra con una quantità pan -demonica di rifiuti . E il pericolo più grande è, non capire che dalla stessa terra ricaviamo il nostro nutrimento.

Produciamo scorie e poi le nascondiamo, come le cianfrusaglie nello sgabuzzino quando arrivano gli ospiti. In questo modo spostiamo il problema e forse per un momento lo dimentichiamo, ma il medesimo continua a sussistere e con il tempo diventa sempre più grande.

Bisogna amarsi a metà per non accorgersi che se insistiamo a produrre così tanti rifiuti i medesimi si solidificheranno nel nostro organismo come placche aterosclerotiche che ostacolano il flusso sanguineo. Ogni cibo è contaminato in pari misura ai veleni che diffondiamo ogni giorno.

Bisogna essere abbastanza addormentati per non capire che anche il potere non resterà immune al massacro e che se, i più deboli subiranno per primi, nella camera ardente uno a uno lasceremo il nostro odore di morte.

A cosa serve l’evoluzione se la medesima ci sta uccidendo a stille di sangue inacidito? E dove ci porterà la bramosia di denaro se il medesimo lo dobbiamo usare per guarire le nostre malattie degenerative? Io penso che ci sia bisogno di un “time out” per valutare consapevolmente la possibilità di fare passi più in linea con la vita.

Qui si tratta della nostra vita, tempo limitato da trattare con cura e che non ritornerà, della vita di ogni essere vivente che ha il diritto di vivere senza il timore di vedersi portare via la felicità. Qui si tratta di guardarsi dentro, in quel luogo dove si nasconde il cuore, e consapevolmente cambiare abitudini. Possiamo vivere con meno, far durare di più le nostre risorse, smettere di seguire la moda allo spreco. Possiamo ricominciare impastando le nostre mani con la terra e sperimentare che tanto di quello che ci occorre per vivere è naturalmente a disposizione. E quello che non troviamo,  è perché non ne abbiamo realmente bisogno.

Qui si tratta di ricominciare a far fluire vita dove ora si respirano degrado e sofferenza, non c’è più tempo da perdere la terra soffre e noi con lei.

 

 

Ph autore sconoscuto

fiorinda
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