Mio figlio

Mio figlio

Mio figlio, un’emozione che non conosce parole

stupore e disorientamento sono insieme a noi due

due occhi che si incontrano la prima volta

due vite separate da nove mesi di curiosità

profumo di te ancora confuso dal tutto di me che ti ha portato,

cresciuto, nutrito

 

tu, mio figlio dentro un involucro che ti rappresenta

unico, inconfondibile tra la folla

germoglio incontaminato, creatura innocente

tu, dentro questo istante che rende magnifica l’esistenza

questo istante che conosce la perfezione

 

tu, mio figlio sempre

anche quando crescerai

anche quando altre vite ci separeranno

anche quando lotterai per le tue idee

quando non mi riconoscerai dietro le rughe di troppa saggezza

quando ti tufferai dentro esperienze di insensata giovinezza

 

tu, mio figlio

figlio di notti insonni

figlio nei miei sguardi che cercano una risposta

figlio che mi protegge quando la fragilità disarma

che semina gocce d’amore e aspetta il tempo del raccolto

 

tu, mio figlio ovunque, lontano e mai separato

tu, dentro l’aria che respiro

nell’alba di ogni mattino

tra le spighe di grano

in ogni sguardo che incontro

 

tu, mio figlio quando sono arrabbiata

mio figlio nelle parole dure

negli sbuffi di noia e indifferenza

 

tu, frutto dentro al destino

desiderio incarnato

luce divina, autentico cristallo

tu, tra le braccia delle mie possibilità

dentro allo sforzo di esistere

nell’illusione che sei mio

 

tu, dentro queste parole che nascono da ogni respiro che mi doni

 

Tratto dal libro: Arteinemozione (Edizione 2014 Arteinemozione)

 

Ph autore sconosciuto

 

 

fiorinda
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